1621 - Il Convento
Nel 1621 i Cappuccini iniziano la costruzione della prima fabbrica sul lato verso la valle del Bormida, dietro l'area dove sorgeva il Castello, distrutto dai francesi nel 1644. La cinta della clausura cominciò nel 1687 ed ebbe termine nel 1701. Il convento fu riedificato più solidamente verso la metà del 1700 riutilizzando materiali del distrutto castello. Nel 1792 fu rinnovata parte della chiesa e della cinta e costruita una cappelletta a lato della strada. In essa il padre Fedele da Cassine vi collocò il dipinto ad olio, ancora esistente, raffigurante la miracolosa immagine della Vergine della chiesa dei Cappuccini di Recanati. La cappella fu restaurata nel 1938. Il fabbricato dopo alcuni passaggi di proprietà fu di nuovo abitato nel 1880 dalla Comunità di frati Cappuccini, che, aiutati dagli abitanti del luogo, riedificarono sull'antico un nuovo doppio dormitorio costituito da cellette con sotto ampie stanze per il refettorio e la cucina. Gli edifici del complesso sono in muratura di mattoni a vista e arenaria e comprendono anche la chiesa con facciata in cotto, ad unica navata con due altari sul lato destro. L'altare maggiore del 1758, come tradizione nelle costruzioni dell'Ordine, è un imponente costruzione lignea classicheggiante, con al centro la statua della Madonna degli Angeli. Nel retro si conserva parte del coro ligneo. Durante tutti questi anni gli inquilini che si succedettero all’interno del convento, non mancarono mai di coltivare uva per la produzione del vino per la celebrazione delle messe. Il convento verrà poi ceduto dalla curia a Don Giovanni Benzi, che lo acquistò con l’intenzione di adibirlo a cantina vitivinicola.